Il catcalling non è un complimento
Il #catcalling non è un complimento, è molestia di strada.
Avevo 12 anni e camminavo e giocavo sulla spiaggia con altre bambine un po’ più piccole, l’ombrellone dei nostri genitori poco distante.
Un gruppo di ragazzi ha iniziato a fare degli apprezzamenti su di me.
Non ricordo e probabilmente non capivo bene cosa mi stessero dicendo (erano stranieri) ma ricordo perfettamente la sensazione di disagio profondo che mi hanno provocato.
Perché era chiaro che non mi stessero guardando come una persona, anzi come una bambina, ma come un corpo sessualizzato. Quel corpo di cui, all’improvviso, mi sono vergognata e per il quale ho provato imbarazzo.
Inizia così l’abitudine allo sguardo di chi non ti considera una persona da rispettare, ma un pezzo di carne da giudicare, sezionare o, nei casi peggiori, di cui disporre.