Le mille voci dell’universo
So
che in qualche parte del mondo
esiste un’altra me
che sta danzando
con il retro delle nuvole
e le mille voci dell’universo.
Certe sere puoi sentire sulla pelle
i canti e le risa di un popolo
che non conosci,
che abita cose distanti.
E’ allora la solitudine così rumorosa
da sembrare folla
come se, sola, sperimentasse
le moltitudini di se stessa.
Lì, fermo nel possibile,
l’infinito spazio di ciò che potrebbe,
di nuovo respiro.